Nel mondo, i prodotti agroalimentari italiani sono da sempre considerati un’autentica eccellenza. Accanto ai classici Parmigiano Reggiano, vini vari e prosciutto di Parma, si sono fatti strada altri alimenti con minor cassa di risonanza ma dalla qualità indiscutibile. E’ il caso dello zafferano, una spezia molto pregiata e dalla resa molto bassa, al punto di meritarsi l’appellativo di oro giallo.
La Produzione di Zafferano
Il paese con la maggior produzione di zafferano è l’Iran, seguito da India e Sri Lanka. Ma anche l’Itala fa la sua parte. La coltivazione di Zafferano della penisola è concentrata soprattutto nel sud Italia dove brillano aziende come Zafferano Lucano. La produzione di Zafferano di questa azienda, proviene da coltivazioni biologiche che impiegano tecniche che escludono sostanze chimiche, pesticidi, diserbanti e organismi geneticamente modificati.
Esportazione di zafferano
Lo zafferano italiano è qualitativamente superiore a quello proveniente dall’estero perché il “Consorzio Zafferano Italiano” vigila molto severamente sui procedimenti di coltivazione e produzione.
Per questo motivo piace molto ai consumatori stranieri che ne fanno gran richiesta. Basti pensare che ogni anno, l’Italia esporta ben 16 tonnellate di Zafferano in USA, Germania, Francia, Regno Unito e Brasile su tutti. Un altro mercato in forte crescita è quello Argentino che attualmente importa dall’Italia 5 Kg all’anno ma i cui consumi si attestano sui 2000 Kg.
Le coltivazioni di zafferano, in Italia raggiungono l’eccellenza e certificazioni di qualità riconosciute in tutto il mondo.
Purtroppo, la produzione italiana, si attesta annualmente sui 500-600 Kg. Delle 16 tonnellate esportate, la maggior parte è zafferano importato dall’Iran, lavorato in polvere e rivenduto all’estero.
Consigli per l’esportazione dello Zafferano italiano all’estero
Chi coltiva zafferano, potrebbe iniziare a pensare di volerlo esportare all’estero. Uno dei mercati maggiormente ricettivi è senza dubbio quello statunitense. Per far apprezzare questo prodotto però, è necessario innanzi tutto trasmettere ai consumatori la qualità dello zafferano italiano, i metodi di coltivazione biologica e i certificati di qualità che lo caratterizzano. Poi bisogna saperlo raccontare, affascinando l’interlocutore con una storia che coinvolga. A questo deve essere aggiunta un’ottima presentazione del prodotto, a livello estetico. Biologico, emozioni e packaging, sono i 3 assi da calare di fronte agli importatori.
Dopodiché ci si scontra con la concorrenza ed è per questo che farsi assistere da una società di consulenza che già opera sui mercati esteri, è la scelta più oculata per garantire il successo nell’impresa del proprio zafferano.
Proprietà dello Zafferano
Lo Zafferano contiene numerose sostanze benefiche e per questo, oltre che in cucina, viene utilizzato anche in medicina. Le principali proprietà riconosciute allo zafferano, sono quelle digestive ed antiossidanti (previene l’invecchiamento).
In cucina questa spezia invece viene impiegata per impreziosire, aromatizzare ed esaltare i sapori delle pietanze.
La raccolta dello Zafferano
La raccolta dello zafferano deve avvenire obbligatoriamente alle prime luci del mattino, quando il sole ancora non colpisce le piante e prima che i suoi fiori (di colore lilla) si siano aperti. Va da se che la raccolta dura pochi minuti al giorno e per raccoglierne un quantitativo significativo, devono essere impiegate parecchie persone.
Lo zafferano è molto apprezzato ed è tra le cose più pregiate, costose e delicate al mondo. Il costo elevato, è giustificato dal fatto che deve essere raccolto esclusivamente a mano, ha un tipo di coltivazione impegnativa ed il raccolto, come detto sopra, deve essere eseguito velocemente da molte persone.