Ti è mai venuta la curiosità di sapere quali sono i migliori vini d’Italia, regione per regione? A me si e quindi mi sono messo a spulciare tra i miei ricordi con carta e penna, cercando di ricordare i sapori e i profumi che mi hanno colpito di più. Ecco la mia selezione dei vini migliori d’Italia, scegliendone solo uno per regione. Non me ne vogliano gli altri che magari non ho avuto il piacere di assaggiare.
Migliori Vini Italiani Regione per Regione
Proviamo quindi a scegliere un solo vino per regione. Ovviamente la scelta è del tutto soggettiva, ovvero sono quelli che piacciono più degli altri a me.
Valle d’Aosta Moscato di Chambave
Le uve di Moscato Bianco, utili alla vinificazione del Vallée d’Aoste Chambave Muscat DOC, raggiungono la giusta maturazione nei vigneti dislocati sulle colline di Chambave, Pontey, Verrayes, Saint-Denis, Châtillon e Saint-Vincent. Ne scaturisce un vino giallo paglierino brillante, con riflessi dorati, di buon corpo, secco, giustamente alcolico, con retrogusto finemente amarognolo, che si presta ad essere bevuto fuori pasto, soprattutto come aperitivo, anche se trova buoni abbinamenti con i crostacei e i formaggi di media stagionatura.
Pienonte Barolo
Il Barolo nasce dai vitigni di Nebbiolo, vitigni particolarmente famosi in Piemonte perché alla base di altri grandi vini quali il Barbaresco, il Gattinara, il Carema e lo Spanna. È un vino che richiede un invecchiamento minimo di almeno tre anni e si esprime al meglio dopo dieci anni passati in bottiglia. Il colore è rosso rubino fresco e vivo, che tende all’aranciato nel tempo. Al naso gli inconfondibili profumi dell’uva Nebbiolo di rosa e confettura di frutta rossa si accompagnano a quelli boisé dati dal passaggio in legno, richiamando piacevoli note calde di tostato, vaniglia e tabacco. Nel palato la forza del tannino in giovane età è la base della struttura che saldamente perdurerà negli anni. Un’intensa freschezza di frutta surmatura, quasi cotta, con aromi di menta e di sottobosco si trasformano in un finale dai retrogusti caldi e imperiosi.
Liguria Rossese di Dolceacqua
Il “Rossese” è un vitigno a bacca nera, originario della Francia e giunto in Italia, nel corso del 1200, grazie ai Doria, l’antica famiglia nobiliare di Genova. si caratterizza per un colore rosso rubino ma, soprattutto, per i suo piacevoli e molteplici profumi mediterranei, tipici del luogo in cui viene prodotto, come frutti rossi, rosa, timo, rosmarino e pino. Il Rossese di Dolceacqua può essere prodotto anche nella versione “Superiore”.
Lombardia Franciacorta
Il Franciacorta è un vino ideale a tutto pasto. La qualità straordinaria, perseguita e raggiunta dai produttori, rende questo vino perfetto per occasioni importanti: dall’aperitivo ai secondi piatti, dai più semplici ai più complessi. Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso si presenta con sentori di crosta di pane e di lievito arricchiti da delicate note di agrumi (mandarino, lime, pompelmo), frutta a polpa bianca (pesca, mela, pera) e frutta secca (mandorla, nocciola, fichi secchi). Un’acidità ben equilibrata dona freschezza e sapidità. Sentori floreali e fruttati, note di lieviti, di crosta di pane e delicate sfumature di agrumi.
Trentino Altro Adige Gewurztraminer
Il Gewürztraminer è un vino autoctono molto apprezzato dagli intenditori e da chi ama assaporare vini decisamente aromatici. È coltivato soprattutto nella conca di Bolzano, nella Valle dell’Adige, in Valle Isarco, Val Venosta, Merano Alto Adige Bassa Atesina e nell’Oltradige. A livello visivo il Gewürztraminer mostra un colore giallo paglierino intenso dai brillanti riflessi dorati. Il naso è inconfondibile: un profumo inebriante dal caratteristico aroma speziato, pieno, ma al tempo stesso leggero. Il bouquet rimanda alla memoria dei succosi frutti esotici come ananas, mango, maracuja, litchi e agrumi canditi, mentre le note fiorate ricordano la rosa, la lavanda e i fiori di tiglio. Si sentono anche sfumature di menta piperita, pepe e chiodi di garofano.
Veneto Amarone della Valpolicella
L’Amarone è un vino che si ricava per fermentazione delle uve passite dei vitigni tipici della Valpolicella. È un vino di colore rubino granato a volte con riflessi aranciati, limpido, di grande corpo e struttura. Il tenore alcolico è solitamente elevato e la presenza di polialcoli e sostanze estrattive in grande quantità (conseguenza dell’appassimento delle uve) lo rende un vino morbido e piacevole. I tannini sono solitamente di trama molto fitta, smussati dagli anni di affinamento in legno ed eleganti.
Friuli Venezia Giulia Collio Ribolla Gialla
La Ribolla Gialla lega la sua storia millenaria al Collio. È qui che questa uva così versatile e capace di espressioni straordinarie riesce a esprimere pienamente il suo potenziale; il suo colore può essere più o meno carico o anche ambrato nelle esperienze di lunghe macerazioni tipiche della zona di Oslavia, mentre il sapore riesce sempre ad esprimere freschezza, in un’espressione asciutta caratterizzata dalla splendida acidità.
Emilia Romagna Lambrusco di Sorbara
Il vitigno Lambrusco di Sorbara è varietà autoctona di antiche origini, che deriva da viti selvatiche. Il vino del Lambrusco di Sorbara ha un colore rosso rubino brillante, con una spuma rosata. Il bouquet è fragrante ed esprime profumi floreali di viola e aromi di ciliegia, fragola e frutta rossa. Il sorso è fresco, fruttato, equilibrato e armonioso, con finale sapido.
Toscana Brunello di Montalcino
Il Brunello di Montalcino è un’icona dell’enologia Italiana, un vino giustamente famoso ed apprezzato in tutto il mondo. La zona di produzione del Brunello di Montalcino è limitata al solo comune di Montalcino, in provincia di Siena. Il Brunello di Montalcino è un vino dal colore rosso rubino carico a riflessi arancio. Il profumo è ampio e ricco, di avvolgente vinosità, con netti sentori di viola e vaniglia. Al gusto risulta essere asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto, armonico, persistente; l’invecchiamento può essere lunghissimo, anche 20 anni e oltre. La gradazione alcolica minima è di 12,5%.
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Umbria Montefalco Sagrantino
Vino simbolo di Montefalco e dei colli limitrofi, è l’essenza di queste terre, di chi le lavora e delle loro tradizioni più antiche. Realizzato al 100% con l’uva che gli dà il nome, ha straordinaria complessità, potenza e longevità. Proprio per questo ha bisogno di maturare in cantina e invecchiare in bottiglia per esprimere al massimo il suo carattere unico. Il Sagrantino è un vino solenne, pieno, alcolico, dai tannini poderosi: uno dei vini più tannici che esistano al mondo. Il colore quando giovane è rubino scurissimo. Invecchiano tende al granato. Al naso offre amarene, piccoli frutti di bosco, note terrose, fiori rossi, china, ma soprattutto anice stellato. Al palato è pieno e ampio, caldo e di ottima persistenza. Quando lo assaggerete non lo dimenticherete facilmente, la sua trama tannica è tonante, ma seducente. La freschezza non è il suo forte e la mineralità la troverete solo in rari, fortunati casi.
Marche Rosso Piceno
L’aspetto del Rosso Piceno è di un colore è rosso rubino con sfumature violacee che tendono ad attenuarsi. L’odore è gradevole e vinoso ed evolve al fruttato-floreale. Il sapore è sapido, armonico, asciutto, giustamente tannico e di corpo. La maturazione dà morbidezza e maggior equilibrio. Ricorda la radice di liquirizia. La gradazione alcolica minima è pari a 11,5° (11 per il novello). Va bevuto giovane, tra il primo ed il secondo anno.
Lazio Cesanese del Piglio
Il Cesanese del Piglio è l’unico vino rosso del Lazio che ha ottenuto il riconoscimento della DOCG. È un vino interessante, che si sta affermando all’attenzione degli intenditori e degli appassionati, soprattutto della zona dove i terreni sono evocati a questo tipo di vitigno. È versatile in quanto può essere prodotto nella versione secco o asciutto e anche nelle tipologie abboccato, dolce, frizzante naturale e spumante. Si presenta rosso rubino tendente al violaceo. Esprime note floreali e aromi di frutti di bosco. Morbido leggermente amarognolo asciutto, amabile, dolce e al finale leggermente ammandorlato. Il Cesanese è un vino di razza che bisogna saper vinificare con estrema perizia. Un piccolissimo sbaglio può portare i tannini a livelli altissimi.
Abruzzo Montepulciano
Il Montepulciano d’Abruzzo è un vino a DOC la cui produzione è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Le caratteristiche del vino Montepulciano sono inconfondibili: il colore è rosso rubino con riflessi porpora, al naso note di frutti bosco e spezie, mentre al palato esprime tutta la sua profondità, con una bella struttura e una buona persistenza.
Molise Biferno Rosso
La Biferno DOC è una denominazione di origine del Molise. La denominazione di origine controllata “Biferno” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: Rosso, Rosato, Bianco, Rosso Riserva, Rosso Superiore. Il Biferno Rosso è di colore rubino con riflessi granati se invecchiato. L’odore è gradevole, caratteristico, con profumo etereo se invecchiato. In bocca risulta asciutto, armonico, vellutato e giustamente tannico anche nelle versione Riserva e Riserva Superiore, con quest’ultimo molto robusto e strutturato.
Campania Fiano di Avellino
Vino dal colore giallo dorato brillante, fresco e complesso dalle note speziate che si mescolano con quelle floreali del tiglio, acacia e miele. Note minerali che ricordano l’albicocca e la scorza d’arancio sono seguite da un lunghissimo finale di nocciola tostata, caratteristica tipica di questo vitigno. Utilizzato principalmente il vitigno fiano, minimo all’85%. È consentito l’utilizzo singolo dei vitigni coda di volpe, greco o trebbiano toscano al massimo al 15%.
Puglia Salice Salentino
Il Salice Salentino è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Brindisi e Lecce. I vitigni di provenienza sono il Negroamaro (85%) e la Malvasia Nera di Brindisi (15%). Accompagna bene tutti i piatti della cucina mediterranea ma si esprime al meglio con minestre asciutte, pasta fresca e ripiena, arrosti, cacciagione e formaggi piccanti servendolo a temperatura di 16°-18°C. Dal colore rosso intenso si presenta ben strutturato e con evidenti note di frutti rossi.
Basilicata Aglianico del Vulture
L’Aglianico del Vulture è un vino rosso ottenuto da uve del vitigno Aglianico coltivato nella zona del Vulture che si trova nel nord-ovest della Basilicata in provincia di Potenza. Il vino Aglianico del Vulture ha un colore rosso rubino granato; profumo fragrante e vinoso, con sentore di fragola e di lampone; di sapore asciutto, sapido, armonico. 11,5-13% di alcool. L’Aglianico viene considerato vecchio dopo almeno 3 anni e di riserva dopo almeno 5 anni di invecchiamento in barrique. Ottimo con carni ed arrosti.
Calabria Cirò Rosso
Il Cirò è bianco, rosso e rosato. Il Cirò Rosso DOC è un grande vino, uno di quelli che hanno conquistato gli esperti d’Europa e del mondo. Vino Rosso dal colore rosso rubino, più o meno intenso, con riflessi violacei e con tendenza al granato nelle riserve. Odore gradevole, delicato, intensamente vinoso, dal sapore secco, corposo, caldo, armonico, vellutato con l’invecchiamento.
Sicilia Etna
La denominazione Etna DOC italiano è basata sul territorio alle pendici dell’Etna, il vulcano siciliano. I rossi etnei sono quasi tutti realizzati con nerello mascalese in purezza o con una piccola percentuale di nerello cappuccio. Il colore è rosso scarico con note porpora, al naso si anno sentori di vaniglia, amarena, fragolina di bosco e di un tocco floreale pulitissimo. Al palato sa di un fruttato molto espressivo con incursioni aromatiche più complesse di sottobosco, mirto e spezie orientali. Vino che inaspettatamente si trasforma in un campione di rosso beverino dalla sapidità marcata con un profilo gustativo che fa emergere una traccia ferrosa, di rabarbaro e pepe nero molto coinvolgenti.
Sardegna Cannonau
l Cannonau è il vitigno a bacca rossa autoctono più diffuso in Sardegna, anzi è il simbolo enologico della Sardegna. Il bouquet è intenso, avvolgente e ampio con frutta rossa come ciliegie, fiori rossi, spezie dolci, origano e altre erbe aromatiche, mirto, macchia mediterranea e tratti balsamici. Ci sono varie interpretazioni, quelle giovani, beverine e non speziate, vini di annata e poi quelle corpose, affinate che passano anni in botte per scolpire la concentrazione. Il gusto del Cannonau è intenso, sapido, non molto acido, ma dotato di tannino di grana fine, ma grande intensità. Il gusto è vellutato, caldo e i sapori amari dati dai tannini si dipanano strato dopo strato: liquirizia, rabarbaro, caffè, cola. L’alcol non è mai poco, la struttura è elegante, ma molto ampia.
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Foto di copertina: Photo by Kelsey Knight on Unsplash