Food Marketing. Lo strumento efficace per promuovere il food & beverage

FOOD MARKETING RISTORANTI

Su questo blog ci siamo sempre occupati principalmente di descrivere vino e cibo. Il settore però ha subito una contrazione in questo periodo a  causa della pandemia da coronavirus che ha messo in ginocchio molte attività legate al food. Come uscirne nel migliore dei modi? La risposta si chiama Food Marketing.

Cos’è il Food Marketing

Se nell’era pre-covid ci si poteva permettere di mandare avanti un ristorante senza dover ricorrere eccessivamente alla promozione online e offline, oggi non si può più ignorare l’importanza del “farsi notare” dappertutto.

Le misure anti covid, hanno prima chiuso i ristoranti e successivamente sono state emanate delle direttive che permettono a questi di  lavorare con meno della metà dei coperti totali.

Da qui si evince l’importanza di fare il “tutto esaurito” il più spesso possibile, un rimedio in grado di garantire la sostenibilità del locale e del personale alle sue dipendenze.

Ecco quindi venire in aiuto dei ristoratori il Food Marketing, una serie di tecniche di marketing online e offline applicate nello specifico al settore del food and beverage.

Come fare Food Marketing

Partiamo da un presupposto ovvio, il ristoratore non è un esperto di marketing, per cui difficilmente riuscirà a portare  al successo questo tipo di attività. D’altronde è naturale sia così.

Per avere un ritorno effettivo, in termine di immagine e di numero di clienti, la cosa migliore sarebbe affidarsi ad un bravo consulente di Food Marketing. Dico bravo perché deve essere in grado di garantire un ritorno sull’investimento per il quale valga la pena affidarsi a lui.

Ma a parte questo consiglio, che sfiora l’ovvietà, è normale che, specialmente in questo periodo, non tutti i ristoratori possono permettersi un food marketer.

Finanziamenti per la digitalizzazione anche nella ristorazione

Questa affermazione però è vera solo in parte; una piccola parte. Infatti sono stati predisposti aiuti per la digitalizzazione delle imprese che coprono anche le spese di consulenza dei professionisti esperti in food marketing. Guarda ad esempio il bando per la digitalizzazione della Regione Lazio (ma tutte le regioni hanno qualcosa del genere).

Si tratta di un finanziamento massimo di 10000 euro di cui il 70% è a fondo perduto e copre le spese per la digitalizzazione  come ad esempio la realizzazione di un e-commerce o di un app per ristoranti (strumenti con i quali gestire il delivery, l’asporto, le prenotazioni, i menu digitali, eccetera), la consulenza di un professionista della promozione di locali food, oppure per campagne di promozione su Google e sui Social Network.

Ma non solo. Ci sono Web Agency che redigono il progetto per te e ti aiutano nella presentazione della domanda, come ad esempio questa agenzia web di Roma.

Insomma, se credevi di non poterti concedere il lusso di avere un esperto in food marketing che lavora per promuovere il tuo locale, come vedi non è così. Non solo potrai permetterti un esperto ma anche la realizzazione di un sito o di un’app per il tuo ristorante.

Tecniche di Food Marketing

Per forza di cose, dovremo fare solo una carrellata superficiale delle tecniche di food marketing. Non è compito di questo sito occuparsi di questa materia, ma vogliamo dare un’infarinata ai nostri lettori sull’argomento. D’altronde esistono interi libri sul food marketing e non potremmo certo concentrare tutto in un solo articolo.

Fondamentalmente però, possiamo dire che la tecnica migliore per fare food marketing con successo è quello che si chiama funnel. Il funnel è un percorso in cui incanalare i propri contatti, per selezionare i clienti più sensibili alla nostra comunicazione e accompagnarli verso una conversione.

Scusate i tecnicismi. Per semplificare il funnel viene rappresentato come un imbuto, un imbuto a forma di cono rovesciato. Ecco, la parte superiore, quella più larga, rappresenta la prima fase, quella in cui si “catturano” più contatti possibile . Dall’altra estremità, quella stretta, usciranno meno contatti, ma tutti pronti e vogliosi di sedersi ai tavoli del tuo ristorante.

Il funnel ovviamente non lavora da solo ma ha bisogno di altri strumenti di marketing. Primo fra tutti è la stesura di una strategia (e qui entra in gioco il nostro esperto di food marketing).

Questa strategia prevederà l’utilizzo di strumenti specifici per la tua tipologia di attività ristorativa e sarà elaborata in base agli obiettivi.

Un ristorante potrebbe aver bisogno di aumentare il numero di clienti. Un altro di farsi conoscere al pubblico. Un altro ancora di recuperare una buona reputazione dopo una gestione poco attenta dell’esperienza dei clienti.

Ecco allora che una strategia potrebbe perseguire l’obiettivo di catturare contatti da nutrire via email o tramite social network, un’altra semplicemente quella di far entrare più persone nel ristorante.

Insomma ogni ristorante avrà bisogno di una propria strategia cucita su misura, perché il proprio obiettivo, anche se comune a molti altri locali, può essere raggiunto solo attraverso una particolare strada.

Inoltre, alcuni obiettivi potrebbero aver bisogno per essere raggiunti online, di email, presenza sui social, posizionamento locale su Google, invio di newsletters, eccetera.  Altri invece avrebbero bisogno di organizzare eventi, cambiare look al locale, stampare semplici volantini, offrire sconti o organizzare concorsi a premi. Altri ancora (ed è la maggior parte dei casi) avrebbero bisogno di una strategia di food marketing che comprenda sia azioni online che offline.

Unico punto fondamentale per ogni strategia di food marketing di successo è avere un sito web, moderno, professionale e che garantisca un’eccellente esperienza di navigazione agli utenti. Deve in sostanza far venire l’acquolina in bocca a chi lo visita ancor prima di mettere piede nel tuo locale.

Come vedete le tecniche sono parecchie e noi non le abbiamo nemmeno citate tutte e per di più lo abbiamo fatto con superficialità. Come scegliere la propria strategia di food marketing? Affidarsi ad un consulente è la scelta migliore, ma se questo non rientra nei vostri piani, dovrete sperimentare e capire cosa funziona e cosa no, per promuovere al meglio il vostro ristorante.