Come utilizzare lo storytelling per raccontare il vino

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Lo storytelling, utilizzato in ambito aziendale, si fonda sulla creatività nel raccontare storie più o meno lunghe tramite l’abilità di innestare un comportamento comunicativo, trasmettendo in questo modo un messaggio, che indurrà un cambiamento d’opinione altrui, mediato da idee e chiari contenuti mentali.

Lo Storytelling del Vino

Lo storytelling del vino, si rivela uno strumento prodigiosamente efficiente; partendo da un luogo fisico, si ottimizza in storie del vino, in cui la componente narrativa è realmente in grado di catturare il pubblico e creare un rapporto di fiducia nel tempo.

Codesta narrazione, avviene per opera di automatismi comuni a tutte le storie, purché si applichino bene al mercato dei vini.

Bisogna pensare alla storia che si nasconde dietro a una cantina, narrare le strade seguite per arrivare al prodotto finito, chiedersi quali sono i percorsi turistici che ruotano intorno ai vigneti o ai luoghi della produzione.

Ciò per coinvolgere lo spettatore e generare partecipazione, al fine di trovare nella storia un protagonista. Il protagonista non deve essere per forza l’oggetto reale del fine della comunicazione, ma quel qualcosa che ti stupisca, che vada a stimolare le emozioni dentro di te.

Poi nella storia di solito si trovano sempre degli antagonisti, generalmente delineati dalle forze avverse e degli alleati, in procinto di affrontare sfide e portare in salvo l’oggetto prezioso, spesso suggerito durante la narrazione e reso esplicito solamente alla fine.

Il più delle volte “suggerire” più che “dire esplicitamente” è una buona tecnica per suscitare la curiosità del pubblico.

Intrigante sarà procedere su due binari che corrono paralleli per un po’ e col tempo intrecciarsi al punto giusto: quello reale, riguardante dell’uva, della lavorazione, dell’affinamento del vino; quello empirico, fatto di significati nascosti e sensazioni.

La propria cantina, o un vino in particolare non si vende da solo, ma la sua storia ci aiuta in questo lavoro, raccontando i valori di un prodotto, del territorio che circonda l’impresa e anche delle circostanze che, eventualmente, hanno portato a scegliere di produrre un certo prodotto… Insomma, tutto ciò che le persone dovrebbero sapere!

L’espansione della narrazione: la pubblicità

La pubblicità, inoltre, è nell’espansione narrativa: si possono usare video, così da permettere di sfruttare la potenza emotiva. Attraverso le immagini si può raccontare della propria azienda, pubblicandole su social come Facebook, Instagram, Twitter.

Ma anche tramite scrittura. Un blog è un’eccellente strumento per fare storytelling. L’ideale è aprire una categoria del blog dedicata alla narrazione cercando di lasciare sempre qualcosa da scoprire, facendo sempre trovare ai lettori un link che rimanda alle visite in cantina o al negozio per permettergli di scoprire la vostra offerta.

Il vino è forse la lancetta più precisa di ciò che una terra è in grado di esternare in termini di caratteristiche e tradizioni; da sempre bere del vino è un atto di cultura.

Quando il consumatore pensa al vino, infatti, immagina atmosfera, profumi e colori. Vino e racconto, quindi, vivono di una sintonia imprescindibile. Ecco perché, in questo settore più di altri, lo storytelling rappresenta uno strumento fondamentale per divulgare la cultura del vino e farsi una pubblicità positiva.

Specialisti dello Storytelling del vino

Fare storytelling è qualcosa che richiede ispirazione e metodologia. Ci sono tecniche ben precise da utilizzare per riuscire nell’intento di coinvolgere il pubblico. Tecniche che è possibile trovare in rete sui blog degli specialisti di settore, o ancora meglio frequentando dei buoni corsi di Storytelling (ti consiglio il Corso Storytelling di Luciano Tiberi) dove è possibile imparare la teoria e metterla in pratica con l’aiuto di docenti capaci.

Se ami il vino e ti piace raccontarlo potresti frequentare un corso di storytelling online e affinare con il tempo le tue capacità narrative e di coinvolgimento. Ma se il tuo storytelling deve essere fatto per un’azienda o una cantina, meglio affidarsi ai corsi dove c’è un’interazione con gli insegnanti e dove potrai sperimentare e correggere le tue capacità insieme a un tutor.